Maria Antonietta, al secolo Letizia Cesarini, è una cantante marchigiana, classe 1987, che nel gennaio di questo anno ha pubblicato il suo ultimo album da solista: Maria Antonietta. Ex- voce dei Young Wrists ha già pubblicato un disco sotto lo pseudonimo di Marie Antoniette, completamente in inglese, prima di approdare alla corte di Dario Brunori grazie al quale si è decisa ad abbandonare la lingua d’oltre manica ed incidere quindi un album con canzoni completamente in italiano. Il suo stile si distingue per un perfetto equilibrio tra songwriting e punk, non disdegnando venature pop. Vero e proprio marchio di fabbrica è la voce per mezzo della quale riesce ad interpretare ottimamente i brani, anche grazie al suo modo di cantare non sempre ortodosso ma che funziona alla perfezione. I testi sono molto diretti e non raccontano una storia compiuta ma suggeriscono una serie di immagini forti e suggestive; a tratti sembra che stia leggendo brani tratti dal suo diario. Questo ed i conseguenti continui riferimenti autobiografici conferiscono al disco autenticità e passione. Possiamo intuire come Letizia sia una ragazza normale, alla quale piace bere quando è in compagnia e di come come finisca sempre per rimpiangere il tempo sprecato dietro ad uomini attraenti fisicamente ma che non si meritano di averla (Io ti odio, ma fingo bene, sono molto intelligente quando mi conviene). Tra le canzoni meglio riuscite dell’album spiccano senza dubbio Saliva, il brano meglio riuscito dell’album, l’acustica Questa è la mia festa e le più indie pop Con gli occhiali da sole e Quanto eri bello. Quest’ultima è già diventata una delle canzoni più amate dai fan durante i live. Maria Antonietta è un disco che non bada alla forma ma punta a colpire dritto al cuore di chi ascolta, contenente canzoni probabilmente scritte di getto ma con il cuore in mano. La semplicità ed il realismo sono i veri punti di forza di questo lavoro sia dal punto di vista musicale sia dal punto di vista delle parole. Per questo motivo riesce, forse più di altri, a penetrare nell’intimo dell’ascoltatore e non abbandonarlo mai. “Tutte le mie canzoni parlano di un solo cazzo di argomento, della mia incapacità di accettare la realtà” confessa nel disco Maria Antonietta, ma se questa sua mancanza porta a simili risultati, forse è meglio che impieghi ancora più tempo ad accettare la realtà.
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