All’interno del Festival dei Popoli, si è tenuta sabato all’Odeon la prima di Centoquaranta – La Strage Dimenticata, del regista Manfredi Lucibello. Il documentario racconta la tragedia della Moby Prince, bruciata al largo del porto di Livorno nell’aprile del 1991; il titolo fa riferimento alle 140 vittime di questa tragedia. Una vicenda quasi rimossa dalla nostra memoria, avvenuta in un periodo politicamente delicatissimo e incredibilmente ancora avvolta nel mistero.

La sera del 10 aprile 1991, all’ingresso del porto di Livorno, la petroliera Agip Abruzzo si scontra con il traghetto Moby Prince diretto ad Olbia, provocando la morte di 140 persone. Fino dalle prime ore le voci che si rincorrono sono ambigue: colpa della nebbia? Errore umano? E perché le comunicazioni sono così confuse da ritardare irrimediabilmente l’arrivo dei soccorsi?

Nelle settimane successive, gli interrogativi aumentano: inquinamento di prove e voci discordanti fanno da cornice ad un’inchiesta sommaria. E alle dichiarazioni ufficiali raramente segue uno sforzo effettivo di spiegare l’accaduto ai familiari delle vittime.

Il regista ha scelto di far parlare i documenti: materiale degli archivi Rai, nastri amatoriali e carte processuali. Un lavoro di ricerca enorme, durato oltre due anni, per raccontare fedelmente quello che è accaduto. I documenti sono presentati in maniera asciutta, e sono i familiari delle vittime a guidarci nella ricostruzione: senza cedere alla retorica o al complottismo, il tentativo è quello di sbrogliare una matassa lunga 20 anni.

Il documentario di Manfredi Lucibello è un’occasione per tornare a parlare di questa tragedia, archiviata frettolosamente da media e opinione pubblica prima ancora che dalle sentenze di tribunale. Perché la storia della Moby Prince è una storia che riguarda tutti noi.

E il suo finale, quello sì, è ancora tutto avvolto nella nebbia.

Il trailer di HYPERLINK Centoquaranta – La Strage Dimenticata

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