A cosa ha portato l’incontro tra uno studente di Architettura, Lorenzo Chiappa e una Designer, Elena Federico? Dove può arrivare la necessità di dar voce alla propria voglia di progettare?
La risposta è “Katica”, un mix di passione e ottime prospettive, vincitrice del SUN.LAB for a Creative Outdoor 2011.
Chiediamo ai protagonisti, Elena e Lorenzo come è nata questa collaborazione?
Quando ci siamo conosciuti durante l’Università a Firenze, nonostante il nostro background fosse differente, legato soprattutto all’abitudine di progettare su scale diverse, avevamo fin da subito capito che ci legava uno stile pulito fatto di linee semplici ma decise e che il ruolo del progettista fosse proprio quello di armonizzare la funzione con la cultura della forma.
Le nostre parole chiave, prima di iniziare qualsiasi lavoro sono: ricerca, funzione e innovazione, certamente nulla di nuovo, ma non è cosi semplice, come si possa pensare, farle confluire in unico progetto.
Abbiamo quindi iniziato a partecipare a vari concorsi per metterci in gioco e confrontarci con una realtà a noi nuova. Volevamo in questo modo essere liberi di esprimerci, ma allo stesso tempo coltivare l’idea di essere notati. In ogni caso non avevamo nulla da perdere e la libera progettazione, oltre che divertente, ci permette di tenerci in allenamento. Per noi, ogni volta che decidiamo di “buttarci” in un concorso, è fondamentale il pensiero di poter rendere concreto quello che ideiamo, non vogliamo che rimanga solo un concept salvato in un hard disk, vogliamo pensare di poterlo toccare con mano e renderlo disponibile a chiunque voglia.
E Katica? Come è nata?
“Katica” è nata così, dalla vittoria di uno dei concorsi in cui ci siamo “buttati”, precisamente il SUN.LAB for a Creative Outdoor 2011. Prima della vittoria di Katica ci siamo messi in gioco parecchie volte, partecipando a numerosi bandi, tutti con buoni piazzamenti, cerchiamo sempre di provare tutto e non escludere nulla, dal concorso per il logo del “Parco nazionale Val d’Agri Lagonegrese” della regione Basilicata al “Message is the bottle” per Publiacqua, ma con Katica e la sua vittoria si è avverata la possibilità di essere notati e di spegnere letteralmente il computer per realizzare il nostro primo vero prototipo.
Ma quindi Katica cos’è?
Katica è una seduta per esterni, pensata per spazi pubblici aperti, composta da tre diversi moduli che riprendono la forma pura del triangolo equilatero, proporzionati secondo il modulor di Le Corbusier. Ogni modulo offre un tipo diverso di seduta: bassa, standard e a sgabello. In particolare nella seduta standard l’inserimento di particolari vele danno l’idea di una capanna che visualizzata a distanza riesce a rendersi identificabile nella giungla urbana. Accostando diversi moduli puoi divertirti a disegnare in pianta la forma che preferisci e nella composizione puoi anche giocare con le sue altezze creando delle vere e proprie installazioni. Questa sua flessibilità la rende adattabile alle più svariate situazioni, dal parco alla piazza. L’aggregazione è un concetto fondatore per Katica che attraverso la sua poliedricità compositiva si pone l’obiettivo di unire persone, culture e colori. Le sue forme decise l’hanno portata a essere definita da qualcuno deperiana. Il primo prototipo era in legno e il successo riscontrato tra i privati ci ha portato a una semplificazione del progetto facendo nascere il secondo prototipo in metallo, rendendola quindi trasportabile, smontabile e più resistente. Il progetto in metallo è stato presentato alla fiera di Verdecittà di quest’anno a Padova, dove eravamo stati invitati.
Dopo Katica?
Katica la consideriamo la nostra personale vittoria ma non per questo ci vogliamo fermare, Katica stessa è in continua evoluzione, la consideriamo un progetto in divenire, magari aggiungendo un sistema d’illuminazione o chissà cos’altro….
Molti altri nostri lavori e Katica stessa, sono in attesa di essere industrializzati, siamo quindi alla ricerca di aziende interessate che possano produrre e commercializzare i nostri progetti. Nel frattempo abbiamo creato la Prisma Design come contenitore dei nostri progetti. Potete trovarci al sito www.prismadesign.it.
Bene ragazzi che dire…in bocca al lupo e speriamo che arrivi presto un’altra vittoria e quindi un’altra intervista.